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TOP 5 VINTAGE ITEMS MILITARY E NON

Aggiornamento: 17 apr 2020

Di Gianluca Paoletti (GRANPASSO)


Ho iniziato ad avvicinarmi al mondo del vintage più o meno 7 anni fa, il motivo è molto semplice, amo la storia ed ogni singolo capo ne racconta una (o anche più) tutto è unico nel suo genere e quando si possiede un pezzo vintage si possiede un pezzo di vita di un'altra persona che può essere stato un marinaio, un soldato, un meccanico etc etc…. Sono costantemente alla ricerca di ciò che è strano, modificato e particolare, ma esistono a mio modesto parere dei pezzi che non devono mai mancare in un guardaroba con la G maiuscola!


  • · US ARMY OG-107 PANTS


I brand che hanno preso spunto ed ispirazione da questo iconico pantalone, ormai non si contano più!

Fu introdotto nel 1952 dallo US Army, pensato con un design semplice e pulito, composto da: due grandi tasche frontali applicate ed altre sue posteriori sempre applicate e con cinturini di regolazione in vita. Il suo scopo era quello di resistere a tutto, o quasi, grazie al cotone sateen con cui veniva realizzato, questo tessuto era andato a sostituire il vecchio e più fragile HBT (herringbone twill).

Il colore scelto è l OG-107 (olive green) una nuova variante di verde che lo US Army utilizzerà per svariati decenni.



La cosa che più mi affascina di questo pantalone è il suo fit morbido e generoso che lo rende perfetto da mixare praticamente con qualsiasi tipo di outfit.


  • · US ARMY M-43 FIELD JACKET

Considerata la regina delle field jacket, ha un aspetto molto solido, con dei dettagli che stupiscono ogni volta che se ne indossa una. Venne introdotta all’alba del secondo conflitto mondiale (per gli americani) ed andò a sostituire la precedente M-41 molto disprezzata dai GI, era considerata inadatta al combattimento, poco resistente e soprattutto scomoda, in molti la paragonavano ad una giacca da golf. Con la 43 lo US Army fa un upgrade notevole, soprattutto in termini di comodità, basti pensare che la giacca era stata disegnata per essere principalmente uno “shell” anti vento da indossare con sotto altri strati protettivi contro il freddo.



Questo di base la rendeva una giacca in grado di adattarsi ai climi e teatri di guerra più svariati.

Se oggi indossate un’ M-43 ricordate quindi che la parola d’ordine è STRATIFICAZIONE!

A mio parere infine il dettaglio più bello in questa giacca è senza dubbio la parte del colletto, che completamente allacciato tramite un sistema di bottoni è estremamente accattivante.




  • · LEVI’S 506XX JACKET, TYPE I

Chi di noi non ha nell’armadio una giacca in denim con il celeberrimo red tab? Levi’s è uno di quei brand che vuoi o non vuoi prima o poi tutti ne sono entrati a contatto e questo in particolare è sicuramente un pezzo non facile da trovare (originale) e soprattutto non economico Venne introdotto da Levi’s nei primi del ‘900 con la denominazione 506XX blouse o jacket ed oggi è conosciuto come Type I, è stato prodotto fino alla fine degli anni ’50 e per me simboleggia al 110% il workwear americano!


Ha un aspetto solido e funzionale ed è stato pensato per dare libertà di movimento e robustezza a chi lavorava all’aperto.

Leggermente corto come fit si sposa in modo perfetto con un bel pantalone a vita alta, ma parliamoci chiaro, con il denim ci si può sbizzarrire a più non posso con gli abbinamenti.

Il cinturino di regolazione all altezza delle reni conferisce al capo un tocco unico!



  • · French M⚓️N Deck Jacket


Questa giacca è la versione francese della famosissima N1 USN, la giacca da ponte utilizzata dalla Marina durante il secondo conflitto mondiale e oltre.

La cugina francese presenta sul petto la sigla MN (Marine Nationale) divise da un’ancora. La giacca è poi foderata in caldo alpaca che con il verde del tessuto esterno crea un contrasto cromatico eccezionale.

Con il tempo e l’ usura queste giacche assumevano una patina che a mio parere non hanno nulla da invidiare alla versione americana, anzi le rendono ancora più affascinanti.

Spesso e volentieri, come ciliegina sulla torta, presentano stancil supplementari!

Piccola curiosità, le deck jacket in generale non sono molto comuni perché sui ponti delle navi non erano giacche “personali” bensì se ne trovavano solo in numero limitato ed erano utilizzate dai marinai a turno e solo nel momento in cui si andava a lavorare sul ponte delle navi.


  • · CHAMPIONS Sweatshirt


Legato a doppio filo con la storia delle università americane, Champions affonda le sue radici nei primi del ‘900 quando inizia a produrre abbigliamento sportivo ed in particolare per i giocatori delle squadre di football universitario. La fama del brand si diffonde ed attraverso i decenni la produzione si allarga a macchia d’olio non limitandosi più soltanto ad abbigliamento tecnico per il football ma estendendosi verso altri sport e più in generale verso un abbigliamento casual che è poi entrato a far parte della nostra quotidianità.

Ad oggi la produzione degli anni dopo il secondo conflitto mondiale non è semplice da reperire e spesso i prezzi di queste autentiche gemme sono molto alti, chiaramente più facili da trovare sono i pezzi degli anni ’70 ed ’80 ma comunque hanno conservato quel gusto “preppy” ed intramontabile che ha sempre contraddistinto il brand negli anni.

Anche in questo caso per me regna la regola "mixare" e sicuramente con un bel chinos queste felpe non sfigurano mai!


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